Antje Jackelén: il cristianesimo è donna e vive nell'emisfero Sud

A colloquio con l’arcivescova luterana svedese, intervenuta a Roma al convegno della Pontificia Università Antonianum su “Nuove letture della Riforma”

18 gennaio 2017

(Luca Baratto) L'arcivescova luterana di Uppsala e primate della chiesa di Svezia Antje Jackelén ha accolto, lo scorso 31 ottobre, nella cattedrale di Lund, in Svezia, papa Francesco e i rappresentanti della Federazione luterana mondiale (Flm) per la celebrazione ecumenica che ha aperto l’anno del Cinquecentenario della Riforma protestante (1517-2017).

Nuova stagione ecumenica
"A Lund sono avvenute molte cose nuove e impensabili solo fino a poco tempo fa. Come per esempio l’abbraccio ecumenico tra il papa e una arcivescova donna protestante!", ha affermato l'arcivescova di Uppsala all’Antonianum di Roma, lo scorso 16 gennaio, nell’ambito del convegno "Nuove letture della Riforma".
"Non solo l’evento in sé, ma anche la sua organizzazione - ci tiene a sottolineare - è stata un’esperienza ecumenica arricchente che ha visto una stretta collaborazione tra il Vaticano e Ginevra, sede della Flm, ma anche tra Uppsala e Stoccolma, le due sedi principali della chiesa luterana e di quella cattolica in Svezia".

Francesco stringe la mano a Martino (video Segni dei Tempi RSI La1)

Davanti agli studenti dell’Antonianum, l’arcivescova ha spiegato che i luterani intendono vivere il Cinquecentenario della Riforma con "responsabilità ecumenica e consapevolezza globale".
Prima di tutto l’ecumenismo. "Essere ecumenici, non significa semplicemente invitare gli altri cristiani alle iniziative del Cinquecentenario, ma rileggere il proprio passato insieme agli altri cristiani", ha spiegato Jackelén.
"La liturgia seguita a Lund ha dato bene l’idea di quanto possiamo condividere. Possiamo gioire insieme per l’evangelo e per i tanti doni che abbiamo in comune o che possiamo offrire gli uni alle altre; dobbiamo fare confessione di peccato per le ferite arrecate; possiamo impegnarci per il futuro nel proseguire su un cammino di riconciliazione e, soprattutto, nella comune testimonianza dell’evangelo in un mondo sempre più segnato da violenze e ingiustizie".

Essere ecumenici significa rileggere il proprio passato insieme agli altri cristiani

Donne ed emisfero Sud
Per quanto concerne la consapevolezza globale, invece, "è un dato di fatto che questo Cinquecentenario cade in un momento di crescita del cristianesimo. Non però in Europa ma nel sud del mondo!" È anche per questo che la prossima assemblea generale della Flm si terrà questa primavera non in Germania o in un altro luogo storico della Riforma, ma a Windhoek in Namibia.
Se nella prospettiva globale non è un caso che "papa Francesco sia argentino e il segretario generale della Flm, Martin Junge, cileno", non è neppure un caso che a ricoprire l’incarico di arcivescova di Uppsala sia una donna. "Le chiese luterane nel mondo sostengono l’accesso delle donne al ministero pastorale ed episcopale, come pure la loro presenza a ogni livello di responsabilità ecclesiastica". In conclusione, Jackelén ha ribadito che "limitare il ministero a un solo genere è, dal punto di vista luterano, un limite che impoverisce il ministero pastorale stesso". (agenzia nev/riforma.it)

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