Stati Uniti: campagna presidenziale segnata da negatività

17 settembre 2016

(ve/nev) “Ci troviamo nel mezzo di una campagna presidenziale che vede i candidati dei due maggiori partiti poco apprezzati dalla maggioranza degli elettori”. Esordisce così una recente lettera - dedicata alla corsa versa la Casa Bianca - che il metodista Jim Winkler, presidente del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA), ha inviato alle chiese membro dell’organismo ecumenico. Questa campagna presidenziale, prosegue Winkler, è “segnata da negatività, e continuerà a esserlo”. Il NCCCUSA ha già invitato i due candidati, Hillary Clinton e Donald Trump, per “uno scambio sulle priorità, per pregare insieme e per esprimere l’augurio di una campagna positiva”, ma nulla si sa sull’effettiva realizzazione di un tale incontro.
Ricordando alle congregazioni e ai leader delle diverse denominazioni - il NCCCUSA raccoglie le cosiddette mainline churches protestanti e alcune chiese ortodosse in rappresentanza di 45 milioni di credenti - che è inopportuno schierarsi a favore dell’uno o dell’altro campo politico sostenendo a parole o economicamente dei candidati, Winkler tuttavia ammette che “è appropriato discutere di questioni politiche, mettere le proprie strutture a disposizione dei seggi elettorali, e di invitare candidati politici a dibattiti”. Dice invece “no” ai partiti religiosamente connotati e ammonisce le proprie chiese membro aggiungendo: “Non troverete leader di chiese nel NCCCUSA seguire l’esempio di Jerry Falwell Jr.”, un predicatore evangelical statunitense schieratosi con molta enfasi a favore del candidato repubblicano.