La chiesa più fresca di Zurigo

Una curiosa indagine tra le chiese del centro cittadino di Zurigo, per scoprire quale offra maggiore refrigerio

08 luglio 2015

(ve/ref.ch) Un giornalista dell'agenzia protestante svizzera tedesca ref.ch., Matthias Böhni, si è preso la briga, in questi giorni afosi, di andare alla ricerca della più fresca tra le chiese del centro di Zurigo. Al termine del giro, il reporter ha stilato un breve riassunto della sua singolare indagine.

Dalla stazione alla cattedrale
Il sopralluogo ha avuto inizio alla stazione ferroviaria centrale, dove si trova la piccola cappella interreligiosa denominata "Bahnhofskirche". Il reporter ha scoperto che la temperatura, nel locale, è meravigliosamente fresca perché la cappella è climatizzata. All'interno non c'è quasi anima viva, la quiete è assoluta: la "Bahnhofkirche" è decisamente un luogo ideale in questi giorni d'afa.
Fuori, per le strade del centro, tra i passanti e i turisti accaldati, solo i Testimoni di Geova resistono impavidi e distribuiscono volantini in cui c'è scritto "che cosa insegna veramente la Bibbia".
Nella cattedrale di Zurigo, il Grossmünster, il giornalista ha incontrato molta gente - soprattutto turisti che affollano come sempre questo luogo storico del protestantesimo svizzero -, ma è rimasto deluso per non avere potuto accedere alla cripta - di certo, il luogo più fresco dell'edificio -, a causa di una mostra in allestimento. Seduto in un'abside laterale, lontano dal flusso dei visitatori, Böhni ha trovato almeno un po' di quiete.

Dalla Wasserkirche a St.Peter
La Wasserkirche si è mostrata poco accogliente - anzi, un cartello, appeso all'esterno, avverte che la chiesa è chiusa. Punto. Avviandosi verso il Fraumünster, il reporter si è nuovamente imbattuto nei Testimoni di Geova - gli stessi di prima - che nel frattempo si erano spostati di alcune centinaia di metri per distribuire il loro materiale informativo.
Davanti alla chiesa, un cantiere causa rumori particolarmente molesti. Per fortuna, all'interno del Fraumünster il fracasso è solo un brusìo lontano. La temperatura è accettabile - la camicia, appiccicata alla schiena, lentamente asciuga. Davanti alle vetrate di Chagall sostano molti turisti.
Nella Peterskirche, invece, non c'è praticamente nessuno. Anche una scolaresca, entrata vociando nella chiesa, si è subito diretta verso l'entrata del campanile (gli allievi saranno andati ad ammirare da vicino il gigantesco orologio che campeggia in alto sulla torre). La temperatura del locale non è particolarmente fresca, ma lo è il pavimento in pietra. Approfittando dell'assenza di visitatori, Matthias Böhni si è tolto i sandali e ha rinfrescato la pianta dei piedi appoggiandoli sulle fredde lastre.

Il vincitore è...
Nella Augustinerkirche, Matthias Böhni ha incontrato solo una donna che chiedeva l'elemosina. Indeciso sulla risposta da dare, è uscito frettolosamente dalla chiesa. Nella vicina Predigerkirche, ha incontrato solo due uomini che hanno intonato "Laudate omnes gentes, laudate dominum" e poi hanno letto ad alta voce il Salmo 104. Bella atmosfera, ma manca il pubblico che possa apprezzarla. Ultima tappa, la chiesa St. Jakob beim Stauffacher. All'interno, una mostra sull'islam. Ma nessun visitatore. L'interno della chiesa è rumoroso - si sente lo sferragliare dei tram che percorrono la strada che fiancheggia l'edificio - e la temperatura è piuttosto elevata.
Matthias Böhni ha deciso che in futuro tornerà a visitare tutte queste chiese - dopotutto, ciascuna di esse rappresenta un elemento significativo della presenza cristiana a Zurigo -, ma per quanto riguarda la questione della temperatura, la più fresca è risultata senza dubbio la "Bahnhofkirche".

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