New York: armi nucleari incompatibili con le religioni

08 maggio 2015

(ve/wcc) I rappresentanti di organizzazioni cristiane, buddiste, musulmane ed ebraiche riuniti alla Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare svoltasi a New York hanno dichiarato che "le armi nucleari sono incompatibili con i valori difesi dalle nostre rispettive tradizioni di fede". In una dichiarazione congiunta, co-sponsorizzata dal Consiglio ecumenico delle chiese e rivolta ai 191 governi che partecipano al più grande trattato di disarmo a livello mondiale, i firmatari hanno detto: "Alziamo le nostre voci in nome dei comuni valori dell’umanità. Rifiutiamo l’immoralità di tenere in ostaggio intere popolazioni". L’appello è stato consegnato alle Nazioni Unite da Emily Welty, vice-moderatrice della Commissione delle Chiese per gli affari internazionali del Consiglio ecumenico. "Non c’è motivo che giustifichi la continua esistenza [di armi nucleari], e tanto meno il loro utilizzo", ha detto Welty.

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